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Perizie INAIL: fondamentali per accedere ai fondi pubblici

Paola Ballatore • 13 febbraio 2025

Quando si parla di sicurezza sul lavoro e accesso ai fondi pubblici, uno degli aspetti più importanti è la corretta valutazione dei rischi e degli interventi necessari. In questo contesto, le perizie INAIL svolgono un ruolo cruciale per le aziende che vogliono ottenere finanziamenti destinati alla prevenzione e alla riduzione degli infortuni. Queste perizie non solo certificano lo stato di conformità delle imprese rispetto alle normative vigenti, ma sono spesso un requisito indispensabile per accedere a bandi e incentivi promossi dall’INAIL.

Capire cosa sono, a cosa servono e come ottenerle correttamente può fare la differenza tra vedersi assegnati i fondi pubblici o perdere un'opportunità preziosa. In questo articolo, noi di Giobatech analizzeremo l’importanza delle perizie INAIL, chi può richiederle e come evitare errori che potrebbero compromettere la richiesta di finanziamento.


Cosa sono le perizie INAIL?


Le perizie INAIL sono documenti tecnici redatti da professionisti qualificati, il cui scopo è attestare la conformità di un'azienda rispetto agli standard di sicurezza sul lavoro. Queste perizie vengono richieste principalmente per accedere a fondi pubblici e incentivi destinati alla prevenzione degli infortuni e al miglioramento delle condizioni lavorative.

L’INAIL, ovvero l’Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, prevede diversi finanziamenti per le imprese, ma per ottenere tali agevolazioni è necessario dimostrare che gli interventi proposti rispondano a determinati criteri di sicurezza e prevenzione. La perizia serve proprio a questo: fornire una valutazione chiara e dettagliata dello stato attuale dell’azienda e degli interventi migliorativi previsti.

Le perizie INAIL possono riguardare diversi ambiti, tra cui:


  • Valutazione del rischio nei luoghi di lavoro.
  • Adeguamento degli impianti e delle attrezzature.
  • Interventi di bonifica per la riduzione dei rischi ambientali.
  • Progetti per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori.


Questi documenti devono essere elaborati da tecnici abilitati, come ingegneri, periti industriali o consulenti della sicurezza, e devono rispettare precise linee guida INAIL per essere ritenuti validi ai fini delle agevolazioni.


Perché le perizie INAIL sono fondamentali per i fondi pubblici?


Le perizie INAIL rappresentano un requisito essenziale per accedere a numerosi fondi pubblici e agevolazioni destinate alle aziende che investono in sicurezza e prevenzione degli infortuni. L’INAIL, infatti, ogni anno mette a disposizione delle imprese diversi bandi, come il Bando ISI INAIL, che finanziano interventi mirati alla riduzione dei rischi sul lavoro e al miglioramento delle condizioni operative.

Per ottenere questi finanziamenti, però, è necessario dimostrare in modo documentato che gli investimenti proposti siano realmente efficaci e conformi alle normative vigenti. Ed è proprio qui che entrano in gioco le perizie tecniche, che devono attestare:


  • Lo stato attuale della sicurezza aziendale e le eventuali criticità.
  • Gli interventi previsti per migliorare la sicurezza e la prevenzione.
  • La conformità delle soluzioni proposte alle linee guida INAIL.


Senza una perizia tecnica accurata e conforme, la richiesta di finanziamento rischia di essere respinta, facendo perdere all’azienda un’importante opportunità di investimento. Inoltre, una perizia ben strutturata non solo aumenta le probabilità di ottenere il finanziamento, ma può anche semplificare l’iter burocratico, riducendo il rischio di richieste di integrazioni o di lungaggini amministrative.

Per questi motivi, affidarsi a professionisti esperti nella redazione di perizie INAIL è fondamentale per garantire un esito positivo della domanda e ottenere i fondi necessari per migliorare la sicurezza aziendale.


Chi può richiedere una perizia INAIL?


Le perizie INAIL possono essere richieste da diverse categorie di soggetti, principalmente aziende e datori di lavoro, ma anche liberi professionisti e altre realtà che operano in settori a rischio. L’obiettivo è ottenere fondi pubblici e incentivi per migliorare la sicurezza sul lavoro e prevenire gli infortuni.

Ecco chi può presentare una richiesta di perizia INAIL:


  • Aziende di qualsiasi settore: dalle industrie manifatturiere alle imprese edili, fino a quelle agricole e artigianali, purché abbiano necessità di adeguarsi alle normative sulla sicurezza o vogliano accedere ai fondi previsti dall’INAIL.
  • Datori di lavoro: responsabili della sicurezza nei luoghi di lavoro, che vogliono ottenere finanziamenti per interventi migliorativi in termini di prevenzione.
  • Liberi professionisti: ingegneri, architetti, periti e consulenti della sicurezza che si occupano di predisporre le perizie per conto delle aziende.
  • Enti pubblici e organizzazioni non profit: in alcuni casi, anche strutture pubbliche e associazioni possono accedere ai fondi INAIL per la sicurezza dei lavoratori.



L’importante è che i soggetti richiedenti abbiano i requisiti previsti dai bandi di finanziamento e presentino una documentazione completa e conforme alle direttive INAIL. Senza una perizia accurata e dettagliata, il rischio è quello di vedere respinta la richiesta di finanziamento o di dover affrontare lunghe procedure di integrazione dei documenti.


Come si svolge una perizia INAIL?


La redazione di una perizia INAIL segue un iter ben preciso, che prevede diverse fasi fondamentali per garantire che il documento sia completo, dettagliato e conforme alle normative vigenti. Ogni passaggio è essenziale affinché la perizia possa essere accettata e utilizzata per accedere ai fondi pubblici.

Ecco i principali step di una perizia INAIL:


  1. Analisi preliminare – Il primo passo è un sopralluogo tecnico presso l’azienda per valutare lo stato attuale della sicurezza e individuare eventuali criticità o rischi. In questa fase si raccolgono dati sugli ambienti di lavoro, le attrezzature, i macchinari e i processi produttivi.
  2. Raccolta della documentazione – Per completare la perizia, è necessario acquisire documenti tecnici e normativi, come il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), certificazioni di conformità, piani di sicurezza e relazioni precedenti.
  3. Elaborazione della perizia tecnica – Una volta ottenuti tutti i dati, il tecnico abilitato (ingegnere, perito industriale o consulente della sicurezza) redige la perizia, descrivendo in modo dettagliato lo stato di fatto e le misure di miglioramento proposte.
  4. Verifica della conformità – La perizia deve essere allineata ai criteri richiesti dall’INAIL per i finanziamenti. In caso di non conformità o errori, il documento potrebbe essere rigettato o soggetto a integrazioni.
  5. Presentazione della perizia – Una volta completata, la perizia viene trasmessa all’INAIL come parte integrante della domanda di finanziamento. È fondamentale rispettare tempistiche e modalità di invio previste dal bando di riferimento.


Il successo della richiesta di fondi dipende in gran parte dalla correttezza e completezza della perizia. Errori nella documentazione o informazioni incomplete possono portare a ritardi o al rigetto della domanda, con conseguente perdita dell’opportunità di ottenere il finanziamento.


Errori da evitare nella richiesta di una perizia INAIL


Richiedere una perizia INAIL è un passaggio cruciale per accedere ai fondi pubblici per la sicurezza sul lavoro, ma spesso le aziende commettono errori che possono compromettere l’esito della domanda. Una richiesta errata o incompleta può portare a ritardi, richieste di integrazione o addirittura al rigetto del finanziamento.

Ecco gli errori più comuni da evitare:


  1. Documentazione incompleta o errata – La perizia deve essere accompagnata da tutti i documenti richiesti, come il DVR, certificazioni di conformità e relazioni tecniche. La mancanza di un solo documento può bloccare la procedura.
  2. Mancanza di dettagli tecnici nella perizia – Il documento deve essere preciso e dettagliato, descrivendo in modo chiaro lo stato di fatto e gli interventi previsti. Una perizia generica o poco approfondita rischia di essere respinta.
  3. Errori nella compilazione della domanda – Anche un banale errore formale (es. dati aziendali errati, informazioni mancanti) può causare il rigetto della richiesta di finanziamento.
  4. Tempistiche non rispettate – I bandi INAIL prevedono scadenze precise per la presentazione della perizia. Inviare la documentazione in ritardo significa perdere l’opportunità di ottenere il finanziamento.
  5. Affidarsi a professionisti non qualificati – La perizia deve essere redatta da tecnici abilitati (ingegneri, periti, consulenti della sicurezza). Un documento non conforme alle linee guida INAIL può essere rifiutato o soggetto a correzioni, allungando i tempi della procedura.


Per evitare questi problemi, è fondamentale affidarsi a esperti del settore che abbiano esperienza nella redazione di perizie INAIL e nella gestione delle pratiche di finanziamento. Solo così si può garantire una procedura corretta, veloce ed efficace.


Conclusione


Le perizie INAIL rappresentano un passaggio fondamentale per tutte le aziende che desiderano accedere ai fondi pubblici per la sicurezza sul lavoro. Un documento tecnico ben strutturato, conforme alle normative e redatto da professionisti qualificati, può fare la differenza tra ottenere il finanziamento o vedersi respingere la richiesta.

Affrontare l’iter burocratico da soli può essere complesso e rischioso, soprattutto considerando le rigide linee guida imposte dall’INAIL. Ecco perché è fondamentale affidarsi a esperti del settore in grado di guidare l’azienda passo dopo passo, dalla valutazione iniziale fino alla presentazione della documentazione completa.

Se hai bisogno di una perizia INAIL affidabile e conforme ai requisiti richiesti, Giobatech offre un servizio specializzato di redazione perizie tecniche per aiutare le aziende ad ottenere i finanziamenti INAIL in modo rapido e sicuro


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